Aspetti spirituali della chiesa

Salmo 122

 

Certamente la Chiesa sarà perfetta nella gloria, ma anche oggi sulla terra noi vediamo la sua gloriosa realtà. Perciò, viviamo e godiamo del privilegio di Figli di Dio nella comunitàdove Dio ci ha posti: “Facciamo attenzione gli uni agli altri per incitarci all’amore e alle buone opere, non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni sono soliti fare, ma esortandoci a vicenda; tanto più che vedete avvicinarsi il giorno” (Ebrei 10:24,25).
Nel mondo ci sentiamo degli estranei, ma nella comunità possiamo sentirci a nostro agio; nel mondo siamo circondati da pericoli, ma nella comunità troviamo sicurezza; nel mondo ci ritrovano isolati, nella comunità abbiamo solidarietà e comunione, nel mondo troviamo ostilità, nella comunità troviamo la pace. La Chiesa è nel mondo, perchè in essa possiamo risolvere tanti problemi e vincere l’insicurezza e la solitudine.
Vediamo nel salmo alcuni aspetti spirituali che riguardano la Chiesa del Signore:

1. Gerusalemme è una città piena di gioia (vv.1,2)
- C’è comunione con Dio. Salendo a Gerusalemme erano emozionati perché si apprestavano, insieme agli altri pellegrini, a gustare comunione profonda e intima con il Signore: “Non posso non ricordare con profonda commozione il tempo in cui procedevo con la folla e la guidavo alla casa di Dio, tra i canti di giubilo e di lode d’una moltitudine in festa” (Salmo 42:4). L’israelita partiva per il tempio col grande desiderio nel cuore di poter gioire in presenza di Dio: “vi son gioie a sazietà nella tua presenza; vi son diletti alla tua destra in eterno” (Salmo 16:11).
- C’è condivisione con i fratelli. Quel desiderio si adempie. Nella presenza del Signore, insieme ai propri fratelli, ci si trova a proprio agio, si può esprimere in piena libertà tutta la gioia che abbiamo nel cuore, e lodare il nome del Signore.
- C’è l’opera dello Spirito Santo. In piena libertà, guidato dallo Spirito Santo, il credente canta e loda Dio Suo Redentore e Signore.

2. Gerusalemme è una città unita (vv.3,4)
Uno è l’Architetto, Dio nostro Padre; Uno è il Costruttore, il Signor Gesù; Uno è il Responsabile della compattezza, lo Spirito Santo. “Nel suo tempio tutto esclama: Gloria!” (Salmo 29:9). La Chiesa è unita, compatta, perché tutti coloro che la compongono formano un’armonica unità, proprio come una buona squadra di calcio ha giocatori diversi, ma armonicamente uniti. L’unico scopo è “celebrare il nome del Signore” (v.4).

3. Gerusalemme è una città sicura (vv.2-5)
La vita di questi pellegrini è regolata dalla Parola di Dio. Tutti l’onorano, tutti ubbidiscono ad essa. Così i primi discepoli “erano perseveranti nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna” (Atti 2:42). A Gerusalemme ci son le regole, c’è l’ordine, c’è la dignità, la purezza, la santità. I credenti valutano la loro vita alla luce della Parola di Dio: “Ora ciascuno esamini se stesso...” (1 Corinzi 11:28), e il messaggio delle Scritture, reso potente dallo Spirito Santo, spinge i credenti ad esaminare loro stessi e a ravvedersi dinanzi a Dio. Allora il popolo si compatta e la città è facile da difendere.
Dentro le sue porte c’è sicurezza, separazione, serenità, salvezza, c’è la gloria di Dio! E grazie a Dio quelle porte sono ancora aperte.

4. Gerusalemme è città di pace (vv.6-9
- Pregano per la pace. I pellegrini che vi salivano pregavano di trovare pace e sicurezza nella città. Se essa cadeva in mano ai nemici, non avrebbe avuto per loro più alcuna utilità. Se il mondo entra nella Chiesa, presto essa perderà la Sua identità e in essa non troveremo più alcun beneficio.  
- Si adoperano per la pace. E’ nostro impegno pregare e adoperarsi affinché la pace possa caratterizzare la comunità cui apparteniamo. “Chi vuole amare la vita e vedere giorni felici… cerchi la pace e la persegua” (1 Pietro 3:10,11); “Beati quelli che s’adoperano alla pace, perché essi saran chiamati figliuoli di Dio” (Matteo 5:9).
- Proclamano la pace. Poi il messaggio della pace, sarà il messaggio attuale da proclamare al mondo intero. Vogliamo annunciare a tutti che c’è vera pace, solo dove è accolto e riconosciuto Gesù, il “Principe della pace”.

Conclusione
Gerusalemme è una città che prospera! Se Dio è onorato, messo al primo posto, se prevale lo spirito di unità a qualsiasi costo, se ci si sottomette alla Parola ed essa può trasformare la nostra vita, noi vedremo il bene della Chiesa. “Da Lui [Cristo] tutto il corpo ben collegato e ben connesso mediante l’aiuto fornito da tutte le giunture, trae il proprio sviluppo nella misura del vigore di ogni singola parte, per edificare sé stesso nell’amore” (Efesini 4:16).

V.M


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